Bitonto è sita diciotto chilometri ad ovest di Bari, nell'Italia sud-orientale e conta 57.000 abitanti. Il suo territorio (che un tempo aveva uno sbocco sul mare, dove oggi v'è Santo Spirito di Bari) si estende dalla Murgia fino a 2 Km dall'Adriatico. La città è stata descritta come ''un 'isola di ulivi sul mare'': infatti è circondata da un enorme distesa di ulivi, un paesaggio unico in Italia. Da questa piante si ricava il miglior olio extra vergine d’oliva del mondo. Il suo nome secondo alcuni deriva dal re illirico che la fondò, Botone. Secondo altri deriva dal latino: bonum totum che allude forse alla prosperità del luogo che accolse già nell’antichità genti dalle zone vicine.
La città, che sorge nella pianura coltivata a oliveti, è formata da un nucleo medievale e una parte moderna. Monumenti notevoli sono le mura, il Torrione angioino, la cattedrale romanico-pugliese di San Valentino (1175-1200), definita la più completa ed evoluta espressione del romanico pugliese; la Badia di San Leone, sede dell'antichissima fiera, già citata dal Boccaccio nel suo Decamerone; le chiese di San Francesco (XIII secolo), San Domenico, San Gaetano e Santa Caterina, il palazzo rinascimentale Sylos Labini e il palazzo tardorinascimentale Sylos Vulpano del XV secolo. Lo stemma del Paese raffigura due leoni a rappresentare i due sedili della città, quello dei nobili e quello dei popolani, al centro un ulivo che rappresenta la maggior fonte di ricchezza e l'albero più coltivato. Fra i rami troviamo cinque passerotti che rappresentavano le cinque famiglie che ebbero Bitonto come feudo, fra cui : Bove, De Ilderis, Sylos. La fascia riporta il motto: AD PACEM PROMPTUM DESIGNAT OLIVA BOTUNTUM.
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